Quando col parapendio
atterra anche l’arte
L’arte ti incontra in modi imprevisti. A volte serve un parapendio. È qui che Hannes Rabanser ha conosciuto lo scultore Filip Moroder Doss. Da allora gli artisti gardenesi di Unika hanno esposto le loro sculture all’Hotel Tirler. Attenzione, i personaggi possono incontrarti (quasi) ovunque.
Sulla porta saluti due ragazze. Sono le figlie di Hannes Rabanser che “ora sono più grandi”. Quando furono create queste due sculture di legno, nel 2014 le ragazze avevano otto e nove anni. Due volte a settimana si sono recate nello studio dello scultore Andrea Kostner che le ha modellate e ora sono fisse per sempre nel tempo. L’idea della famiglia era quella di fermare il tempo per godersi quel momento nella vita delle figlie il più a lungo possibile.
“Ho sempre pensato a come sarebbe se avessi qui, accanto a me, me stesso da bambino”, dice Hannes Rabanser. Devo solo aspettare per vedere come reagiranno le mie figlie.
Unika: affidati a questo, è originale.
Fatta di legno è l’arte che puoi incontrare all’Hotel Tirler davanti al camino, nei corridoi, in piscina o sulle pareti. Hannes Rabanser conosce le sculture di legno della Val Gardena da quando era bambino. È cresciuto a Ortisei, dove l’associazione Unika riunisce artisti e artigiani della Val Gardena che realizzano sculture originali in legno. Attualmente il collettivo conta 40 membri. Quando lo ha incontrato durante un volo in parapendio, Filip Moroder Doss era il presidente dell’associazione. “Se vuoi, adesso puoi esporre le tue opere in albergo” gli ha detto.
Di nonno in nipote: la Val Gardena scolpita alla catena di montaggio.
In Val Gardena gli artisti del legno altoatesino sono di casa. Qui si scolpisce fin dal 17esimo secolo. La valle era isolata, la vita rarefatta, l’inverno lungo. Intagliando la Val Gardena provava ad alleviare la povertà delle sue famiglie. Oltre ai soggetti religiosi presto apparvero anche giocattoli fatti con profumato legno di pino.
Prima si scolpiva nella Stube. Dai bambini ai nonni, tutti in famiglia avevano un loro compito. Intorno al 1850, in Val Gardena lavoravano fino a 2500 intagliatori. Il consumo di legna così massiccio fece preoccupare seriamente le autorità per la popolazioni di pini della valle. Alla fine del 19esimo secolo nacquero le prime scuole di arti e mestieri, ma mai ci fu menzione di pezzi unici. Una realtà che è cambiata nel 1994 grazie alla fondazione di Unika che ha dato nuovo valore al lavoro dell’artista.
Unico: l’intagliatore Tirler sull’Alpe di Siusi
Tra le mura dell’albergo potrebbe capitarti di vedere un vero intagliatore gardenese che si trasferisce da noi per l’estate ormai da 15 anni. Nel frattempo ne è compiuti più di 70. “Durante la bella stagione non resta nel suo studio in valle” dice Hannes Rabanser. Così, sul prato davanti all’albergo puoi vedere le figure di un vero presepe gardenese venire alla luce tra le sue mani. Nessuno però sa cosa gli passa per la mente. Forse sarai tu a scoprirlo…