L’Hotel Tirler è il posto
dove gli artigiani vengono a riflettere
L’architettura sgattaiolò dallo stomaco dell’Hotel Tirler. Nel ristorante, l’albergatore Hannes Rabanser e la sua famiglia hanno voluto fortemente che tutti gli ospiti possano scegliere dal menu, che abbiano o meno intolleranze alimentari. Libertà per tutti è il loro credo, per questo ha costruito un edificio a prova di allergia.
Non aveva idea di cosa stesse facendo. Lo dice anche l’architetto Hugo Demetz: “All’inizio non avevamo un’idea chiara di quanto fossero rigidi i regolamenti.” Hannes Rabanser tuttavia è rimasto fedele alla sua decisione. Non gli importava se gli artigiani avrebbero fatto le barricate.
Per chi soffre di allergie: nessun elettrosmog, nessun campo magnetico.
Travi in ferro massiccio nella struttura erano un tabù. I cablaggi elettrici in tutto l’edificio sono schermati. Ogni camera ha un interruttore che esclude completamente l’elettricità e le zone di fronte o vicine alle camere ne sono prive. Neanche un cavo scorre sotto i letti. “La zona notte è sacra per chi segue i dettami della bioedilizia”, oggi Hannes Rabanser lo sa bene. Così i suoi ospiti dormono in un bozzolo di legno di pino profumato e testato. L’intero clima delle camere è regolato da pareti d’argilla e calcare, pulite con acqua e sapone delicato.
La nuova ambizione: materiali come ai vecchi tempi.
Pietra, legno, argilla sono i materiali con cui l’Hotel Triler è costruito. L’ambizione è all’inizio di tutto. Per la sauna Hannes Rabanser e l’architetto Demetz si sono recati personalmente nella “foresta degli alberi storti” e hanno scelto pietre direttamente nel letto del torrente lì a fianco. Anche l’ascensore è rivestito in legno. 50.000 sono le tegolo, di legno anch’esse, posate sul tetto. Una parte di esso è verde, ma “non lo vedi fino a che non sei di fronte all’hotel” dice Hannes.
Con la benedizione del biologo: curatela di artigiani.
Tutti i materiali sono stati presentati. ogni artigiano ha dovuto ottenere la benedizione di Alfred Ruhdorfer, biologo dell’edilizia. Schiuma adesiva convenzionale, colori sintetici, oli per il trattamento del legno: Ruhdorfer ha detto sempre no. Gli artigiani – esclusivamente aziende altoatesine – non la presero bene. Ma non ci fu niente da fare. “Non c’è integrazione possibile quando si costruisce in questo modo”, spiega l’architetto Demetz. Tutto dev’essere fatto dal principio. Quindi gli artigiani andarono alla ricerca di alternative. Costruire in modo diverso è possibile, si accorsero di questo seguendo le linee guida dell’UNESCO per un’edilizia olistica e sostenibile.
La vita sana segue regole severe per dare alla gente il massimo benessere. Hannes Rabanser ne è convinto. Vuole che i suoi ospiti si sentano bene nel cuore, nel corpo e nella mente. Alcune camare sono accessibili dall’esterno, il ristorante è sia sotterraneo che fuori da terra. Alcuni percorsi dell’hotel vengono scoperti per caso.
Questo è il lusso che offriamo all’Hotel Tirler: sentiti libero. Nella stanza, in albergo, nel menu e nella natura. Come ospite, la scelta spetta a te. Per questo siamo stati premiati più volte, tra l’altro come il primo hotel in Italia ad aver ottenuto il sigillo di qualità ECARF.